DAL 21 AL 28 MAGGIO 2019
Alla base della conoscenza c’è la cultura. Alla base della cultura ci deve essere una comunità, anche solo una speranza di relazioni future tra persone che provano emozioni simili e rinnovate. Su queste studiano, imparano, si esprimono gli artisti, le persone. Potremmo dire che il jazz, la musica tutta sembra essere quasi la sintesi di questo caos speranzoso, che dà senso allo stare insieme. Agli artisti, a chi studia, a chi progetta cose e pensieri lunghi è dedicata questa edizione.
Martedì 7 maggio 2019 ore 21.30
STEVLAND. SOCIAL SOUNDS OF STEVIE WONDER
Claudia Tellini: voce, Emanuele Parrini: violino elettrificato, Riccardo Galardini: chitarre, Nicola Vernuccio: contrabbasso, Walter Paoli : batteria, effetti elettroniciIl quintetto ha lavorato per circa quattro anni su un pugno di brani del primo repertorio del grande Stevie Wonder. Le prime scelte puntarono sui brani con contenuti socio politici, ancora oggi attuali, su cui il gruppo ha lavorato rielaborando e ripensando con una mentalità specificamente jazzistica, per cui si ascoltano spazi free, swing, improvvisazione, una composizione inedita che s’innesta come parte di un medley. Il gruppo non si è mai fermato, ha sempre continuato a modificare le composizioni, rinnovandole, cambiandole con idee nuove. I contenuti del repertorio Wonderiano valgono ancora la pena di essere proposti al pubblico di ieri e di oggi, in quanto profondamente significativi e purtroppo difficilmente paragonabili al pop contemporaneo. Il progetto è uscito in cd e vinile tra il 2013 e il 2014.
Martedì 14 maggio 2019 ore 21.30
ALLESSANDRO GALATI. FOR HADEN’S SAKE
Alessandro Galati: piano, Stefania Scarinzi: voce, Nico Gori: clarinetti, Ares Tavolazzi: contrabbasso, Walter Paoli: batteria
Nel 2014 ci lasciava Charlie Haden, uno dei più importanti musicisti della storia del Jazz. Storico accompagnatore di Ornette Coleman, Keith Jarrett, Brad Mehldau, Pat Metheny e compositore di grande livello, la cui musica era ispirata da melodie popolari, ribellione, pacifismo e armonia Bachiana. In questo lavoro, che sarà presto registrato in un disco, la volontà è quella di sintetizzare e reinterpretare tutte queste componenti aggiungendo testi originali sui brani di Haden, dando risalto alle sue stupende, immortali melodie.
Martedì 21 maggio 2019 ore 21.30
OSMANNGOLD SWING ORCHESTRA
Marco Nesi: tromba in sib, Stefano Pratesi: tromba in mib, Luciano Fiorello: flicorno soprano, David Micheloni: clarinetto, Giacomo Petrucci: sassofoni-arrangiamenti, Fausto Davide Antonini: trombone, Andrea Rinaldi: pianoforte-arrangiamenti, Michele Staino: contrabbasso, Marcello Nesi: batteria-arrangiamenti
OsmannGold è una orchestra swing formata da nove musicisti che vede al suo attivo la registrazione di un disco con arrangiamenti originali di grandi classici della Swing Era affiancati a rielaborazioni in chiave jazz di brani di diversa provenienza. Duke Ellington, Glenn Miller, Benny Goodman e Louis Armstrong hanno rappresentato la prima scommessa artistica. Si tratta quindi di una formazione che cerca di ottenere le grandi elettricità sonore delle orchestre swing tradizionali attraverso l’utilizzo di massima pregnanza armonica nella scrittura orchestrale affiancata alla scelta ed alla costruzione di particolari strumenti ad ottone. I musicisti che ne fanno parte hanno estrazioni e provenienze professionali diverse: dal Maggio Musicale Fiorentino all’Orchestra Regionale Toscana fino alla Rai (Tv e Orchestra). OsmannGold è un progetto dell’associazione culturale Social Arts Factory, scritto e arrangiato da Andrea Rinaldi, Andrea Coppini e Marcello Nesi.
Martedì 28 maggio 2019 ore 21.30
DEDICATION TO MAX. PER MASSIMO URBANI
Pietro Tonolo: sax tenore-sax soprano, Simone Santini: sax alto-Ewi, Guido Zorn: contrabbasso, Alessandro Fabbri: batteria
Massimo Urbani era e resta un musicista inimitabile. Fra le sue grandi passioni musicali, quella per il jazz, per Parker, per il lirismo di Puccini e di Albert Ayler. Aveva una tendenza onnivora nei confronti dell’arte e della vita, coniugata ad una vivace curiosità tipica delle menti brillanti. Questo concerto non celebra solo il ricordo di Massimo Urbani ma tenta di far vivere il gusto della scoperta per il rischio. “L’avanguardia sta nei sentimenti” diceva Urbani. Il batterista Alessandro Fabbri, Pietro Tonolo, improvvisatore instancabile e voce fra le più pure del jazz europeo, Simone Santini e Guido Zorn, affermati musicisti la cui professionalità non è seconda alla loro curiosità, cercheranno di rendere questa affermazione sempre attuale, come Massimo avrebbe voluto.
BIGLIETTI
INGRESSO UNICO 12 EURO INTERO
10 EURO RIDOTTO (soci Arci, giovani fino 25 anni) |